informazioni utili

Quanto Costa la Cosmesi Naturale?

cosmesi naturale,materie prime,costo e prezzi,informazioni utili

Una delle domande più frequenti di chi si avvicina alla cosmesi naturale e ai cosmetici fai da te riguarda il costo.

Quanto costa la cosmesi naturale?

Per darti un’idea di quanto possano venire a costare i nostri cosmetici naturali, ecco un raffronto fra il costo di una crema fatta in casa con ingredienti naturali e quello di una crema per il viso convenzionale.

Per la crema fatta in casa abbiamo scelto gli ingredienti più costosi. Tieni presente che la crema fatta in casa, a parità di quantità, ha una resa pari a circa quattro volte quella della crema convenzionale; inoltre il contenuto di sostanze attive della crema fatta in casa (grassi e cere sebosimili, vitamine E ed F, sostanze protettive, riequilibranti e stimolanti) è pari a circa l’80% del peso complessivo.

 

Crema idratante e antirughe fatta in casa (50 ml)

Olio di sesamo spremuto a freddo 30 ml € 0,45

Cera vergine d’api 10 ml € 0,25

Acqua aromatica 10 ml € 0,20

Olio essenziale 10 gocce € 0,50

Totale € 1,40

 

Crema idratante e antirughe convenzionale (50 ml): dai 10 ai 100 €

 

Proprio così! Una crema fatta con ingredienti naturali, anche se alcuni possono sembrare costosi, costa molto di meno. Prendiamo gli oli essenziali: magari un botticino di olio essenziale di limone costa 12 €, però dobbiamo tenere conto che in una crema o in un preparato fatto in casa se ne mettono 10 o 20 gocce al massimo, e il botticino dura nel tempo.

O il burro di karitè, ad esempio; sembra caro ma in realtà è economico e ci permette di fare molte creazioni perché ne usiamo una quantità minima nelle preparazioni. Quindi, se hai deciso di avvicinarti al naturale ma non sei sicura, prendi in considerazione anche questi fattori e non ti fare spaventare dal costo apparentemente alto delle materie prime.

{Da Cosmesi Naturale PraticaFrancesca Marotta}

Obiettivo Pelle // Il pH e la Pelle

pelle,pelle del corpo,pelle del viso,informazioni utili,ph,detersione pelle

Cos’è il pH?

Il pH è una abbreviazione chimica che sta per potentia hydrogenii e rappresenta la concentrazione di ioni idrogeno presenti nella composizione chimica di una sostanza. A seconda del valore di pH distinguiamo sostanze acide, neutre o basiche (alcaline).

La scala di pH si estende dal valore 0, cui corrisponde la massima acidità, al valore 14, cui corrisponde la massima basicità. Il pH 7 è neutro. L’acqua ha pH 7, neutro. I saponi tradizionali hanno un valore superiore a 7, sono quindi alcalini, mentre la nostra pelle ha un pH acido, con un valore intorno al 5.

La pelle e il pH

La pelle è leggermente acida, con un pH (grado di acidità) pari in media a 5,5. L’acidità della pelle ha diverse funzioni: mantiene la durezza della cheratina; inibisce la crescita di funghi e di batteri patogeni; contrasta i processi di ossidazione.

In alcune parti del corpo, come le zone intime, l’acidità è ancora maggiore, per garantire una protezione migliore dalle infezioni. La microflora cutanea, composta da tanti microrganismi diversi (funghi, batteri, lieviti…), ha una funzione di mediazione tra l’organismo e il mondo esterno; ad esempio, quando si mette una crema, questa viene “digerita” ed elaborata dalla microflora prima di penetrare.

È quindi molto importante rispettare l’equilibrio naturale dei microrganismi, e l’acidità è un fattore fondamentale per conservare questo equilibrio. In linea di massima i prodotti cosmetici dovrebbero avere un pH isoepidermico, ovvero simile a quello della pelle, cioè acido (il valore medio è intorno na 5,5); un prodotto a pH neutro, cioè uguale a 7, è già troppo basico o meglio non abbastanza acido.

Ps. Si scrive pH, con la p minuscola e l’H maiuscola. 

{Da Cosmesi Naturale PraticaFrancesca Marotta}

Obiettivo Pelle // Tutto Quello che Devi Sapere sull’Epidermide

Pelle

La pelle: va pulita, esfoliata, idratata, nutrita, coccolata, amata… È importante ricordarsi delle sue moltissime qualità e prendersene cura al meglio. Lo sapevate che la pelle è l’organo più esteso del corpo? Che forma una barriera contro l’azione di intemperie e microrganismi patogeni? Che regola la temperatura attraverso il sudore?

Ecco una breve panoramica per imparare qualcosa di più sulla nostra pelle e capire come dovremmo curarla per averla sempre bella, idratata e luminosa.

Con i suoi quasi due metri quadri di superficie, è l’organo più esteso del corpo. La pelle forma un rivestimento flessibile e resistente che protegge i tessuti sottostanti, formando una barriera contro l’azione di intemperie e microrganismi patogeni.

Ma la pelle non serve solo a proteggere; è un organo di senso che, con il tatto, ci permette di “leggere” l’ambiente circostante e di interagire con esso; regola la temperatura corporea tramite la sudorazione; è un importante organo emuntore che, come il fegato, i reni e l’intestino, espelle dall’organismo tossine e scarti metabolici; è una “fabbrica” di sostanze importantissime come la vitamina D e la melanina; è un organo di comunicazione, che con un complesso linguaggio fatto di messaggi olfattivi comunica agli altri se siamo stanchi o stressati, o se siamo dell’umore giusto per il corteggiamento.

È anche uno stupefacente zoo che ospita centinaia di specie diverse di “animali” (la microflora cutanea), alcuni utilissimi e altri un po’ fastidiosi. È per questo che va trattata con cura, evitando di “stressarla” con lavaggi troppo energici o di “verniciarla” con sostanze che le impediscano di funzionare a dovere. Una pelle sana e ben trattata è naturalmente morbida, liscia, idratata, non unta; si mantiene pulita a lungo e non emana odori sgradevoli.

Lo Strato Corneo

Lo strato più esterno della pelle si chiama strato corneo, ha una struttura a lamelle o “squame” ed è formato da cellule cheratinizzate, ovvero trasformate fino a diventare un ammasso di cheratina; una proteina dalla consistenza molto dura, capace di formare strutture fibrose resistenti; anche le unghie, i peli e i capelli devono alla cheratina la loro struttura.

Le lamelle cornee della pelle aderiscono le une alle altre grazie a un “cemento” formato da molte sostanze diverse: il Mantello Acido Idrolipidico (MAI). Il MAI è composto di una parte grassa, rappresentata dal sebo prodotto dalle ghiandole sebacee, e da una parte acquosa denominata Fattore di Idratazione Naturale (in inglese: Natural Moisturizing Factor o NMF).

Il MAI ha diverse funzioni: oltre a tenere insieme le lamelle cornee, rendendo così la pelle resistente ma anche flessibile ed elastica, forma uno strato superficiale protettivo che funziona da barriera antidisidratazione e idrorepellente. Il MAI ostacola cioè la perdita di acqua dalla pelle, e allo stesso tempo la rende pressoché impermeabile all’acqua.

Nutrire e Idratare

Alcune creme idratanti sono formulate con il sistema dei liposomi: si tratta di microscopiche “sferette” formate da un guscio di sostanza grassa che contiene un composto acquoso; i liposomi vengono riconosciuti come sostanza grassa, passano la barriera del MAI e raggiungono la base dello strato corneo, dove vengono disintegrati dagli enzimi e rilasciano, oltre alla componente grassa, anche le sostanze acquose.

Un sistema di liposomi come quello che abbiamo appena descritto, o sistemi analoghi come fitosomi o nanosomi, non sono però sufficienti a restituire alla pelle l’acqua di cui ha bisogno, se non in minima parte. Molte creme idratanti funzionano in realtà come anti-disidratanti, formando un velo idrorepellente che si distribuisce sulla pelle “rinforzando” la funzione del MAI e ostacolando la perdita di acqua. A questo scopo si usano sostanze filmogene, cioè capaci di formare un “velo” uniforme sulla pelle, come la vaselina (che però tende a essere occlusiva, cioè a ostruire i pori), i grassi di vario tipo, la cera d’api e molte altre sostanze di origine vegetale o sintetica.

Le creme idratanti generalmente contengono anche sostanze acquose destinate a “reintegrare” l’NMF. La componente acquosa della pelle è indispensabile per garantire turgore, morbidezza, resistenza ed elasticità: una pelle non idratata può diventare ruvida, fragile, rilassata e tendente alla rugosità.

In realtà l’acqua cutanea e l’NMF vengono forniti continuamente alla pelle dall’organismo, con meccanismi che ovviamente funzionano meglio se tutto il metabolismo funziona come si deve; se l’alimentazione è squilibrata, se ad esempio non si beve abbastanza acqua, anche l’idratazione cutanea può risentirne. Ma una delle cause più comuni di disidratazione sono i lavaggi troppo drastici e troppo frequenti, che rimuovono una gran parte del MAI senza dare alla pelle il tempo di ricostruirlo.

{Da Cosmesi Naturale Pratica, Francesca Marotta}